Aprile è il quarto mese dell’anno, il suo nome ha un’etimologia incerta. Ci piace assecondare la voce che lo vuole derivato dal verbo aperio “aprire”, per cui aprile è il mese che apre le porte alla primavera. Varrone, infatti, (Ling. 6,33) riferendosi ad aprile lo definisce “secundus, ut Fulvius scribit et Iunius, a Venere, quod ea sit Aphrodite; cuius nomen ego antiquis litteris quod nusquam inveni, magis puto dictum, quod ver omnia aperit, Aprilem”. Aprile è quindi il mese dedicato a Venere, Afrodite per i greci, dea dell’amore e della fertilità.
E’ anche il mese in cui si schiudono i fiori e la primavera, su questa suggestione si innesta l’etimologia proposta da Varrone. Era il secondo mese dell’anno, prima che Numa Pompilio riformasse il calendario inserendo i mesi di febbraio e marzo. Dalla storia rintracciata tra le righe di antichi testi latini, apprendiamo il filo sottile che lega aprile al nome di Afrodite, che già Lucrezio aveva raccontato come divinità della primavera (in De rerum natura, I), e al verbo aperio perchè è il mese che apre completamente la primavera. Così un antico proverbio recita: aprile fa il fiore e maggio si ha il colore.